Mitsubishi Electric MECH-iS-G07 Instructions For Installation, Use And Maintenance Manual page 29

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7 COLLEGAMENTI E CONNESSIONI
Note esplicative:
Rif.1:
Una concentrazione di ioni idrogeno (pH) maggiore di 9 implica un elevato pericolo di incrostazioni, mentre un pH minore
di 7 implica un elevato pericolo di corrosione.
Rif.3:
La durezza misura la quantità di carbonato di Ca e Mg disciolti nell'acqua con temperatura inferiore ai 100 °C (durezza
temporanea). Un'elevata durezza implica un elevato rischio di incrostazioni.
Rif.4:
La concentrazione di ioni cloro con valori maggiori di quelli indicati provoca fenomeni di corrosione.
Rif.15-17-10: La presenza degli ioni di ferro, manganese e ossigeno innesca fenomeni di corrosione.
Rif.12-8:
L'anidride carbonica e il solfuro di idrogeno sono impurità che facilitano il fenomeno di corrosione.
Rif.11:
Solitamente nelle acque di acquedotto è un valore contenuto tra 0.2 e 0.3 ppm. Valori elevati provocano corrosione.
Rif.13:
La presenza di ammoniaca rafforza il potere ossidante dell'ossigeno.
Rif.6:
Al di sotto del valore riportato in tabella vi è il rischio di corrosione dovuto all'innesco di correnti galvaniche tra il rame e
gli altri metalli meno nobili.
In presenza di fluidi di servizio diversi dall'acqua (e.g. miscele di glicole etilenico o propilenico), è fatta raccomandazione di utilizzare
sempre fluidi formulati con inibitori specifici, atti a offrire stabilità termica nell'intervallo di temperature di lavoro e protezione contro i
fenomeni di corrosione. È necessario controllare periodicamente la concentrazione di tali fluidi, e degli inibitori, nel circuito: il primo
controllo deve essere effettuato entro 2 mesi dalla carica. Successivamente seguire le indicazioni del produttore di tali prodotti.
È assolutamente necessario che, in presenza di fluidi vettori sporchi e/o aggressivi, sia interposto uno scambiatore intermedio a monte
degli scambiatori di calore del gruppo frigorifero (è spesso il caso di acque di pozzo, di lago o di mare). Prima di iniziare il caricamento
del circuito idraulico verificare che i rubinetti di scarico della macchina siano chiusi (la macchina viene spedita con rubinetti aperti), aprire
tutte le valvole di sfiato, aprire i dispositivi di intercettazione dell'intero impianto idraulico, iniziare il riempimento aprendo lentamente il
rubinetto di carico, quando comincia ad uscire fluido dalle valvole di sfiato chiuderle e continuare il caricamento fino a pressurizzare il
circuito idrico della macchina in modo da garantire almeno 1,5 bar in aspirazione alle pompe durante il funzionamento.
La presenza di aria nel circuito idraulico riduce le performance e può causare gravi anomalie di funzionamento e anche guasti, in
particolare al sistema di pompaggio e agli scambiatori di calore. Durante il collegamento idraulico dell'unità è necessario che, dagli sfiati
presenti sull'unità e sull'impianto, sia evacuata tutta l'aria e che sia poi garantito che questa non possa penetrare nel circuito.
In caso di stoccaggio prolungato dell'unità è consigliata l'asciugatura e la pressurizzazione con azoto degli scambiatori di calore in modo
da evitare la permanenza di umidità all'interno del circuito idraulico degli stessi.
Evaporatore / recuperatore
L'evaporatore e il recuperatore devono essere installati sul circuito idrico degli scambiatori di calore ed è importante prestare attenzione
e rispettare il corretto posizionamento dei seguenti componenti (fig.1):
• Due manometri di adeguata scala (ingresso - uscita).
• Due rubinetti di servizio per i manometri.
• Sfiati per l'aria da montare nei punti più alti del circuito.
• Due giunti flessibili antivibranti (ingresso - uscita) posti orizzontalmente.
• Un flussostato da montare in uscita dall'unità dopo un tratto rettilineo di lunghezza pari a circa 7 volte il diametro della tubazione
stessa. La taratura del flussostato deve garantire una portata d'acqua minima agli scambiatori di calore non inferiore al valore
indicato nel data book relativo all'unità o dichiarato dal fornitore. In mancanza di tale dato si suggerisce un valore di taratura pari al
70% della portata d'acqua nominale dell'unità (non previsto per i desurriscaldatori).
• Una valvola di regolazione in uscita.
• Due valvole di intercettazione (ingresso - uscita).
• Una valvola di by-pass a due vie, o miscelatrice a 3 vie, da usare all'avviamento nel caso di temperatura acqua troppo fredda/calda.
• Un filtro meccanico avente una dimensione massima della maglia filtrante di 1 mm da montare il più possibile vicino (distanza
massima pari a 2 metri) alla connessione di ingresso degli scambiatori di calore.
• Un rubinetto di drenaggio da montare nel punto più basso dell'impianto idrico.
• Una pompa di circolazione (se non già presente in macchina).
• Un vaso di espansione dimensionato per proteggere l'interno volume di fluido vettore dell'impianto (quando l'unità è dotata di
accumulo questo è protetto da un vaso di espansione dimensionato per il solo suo volume interno).
• Una valvola di sicurezza.
• Tutte le altre apparecchiature riportate nella fig. 1.
Manuale installazione, uso e manutenzione – Istruzioni originali
Preliminary
IT
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