Kärcher ICH 80/16 Ps Manual page 52

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Rischio di esplosione e incendio in caso di
utilizzo di determinati detergenti e della
presenza di determinati residui nei serba-
toi. In tal caso, informarsi presso la Kärcher
circa l'uso di detergenti idonei.
ATTENZIONE
Per evitare di danneggiare la testa di puli-
zia, sincerarsi che possa muoversi libera-
mente nel serbatoio. La testa di pulizia non
deve urtare in nessun caso la parete del
serbatoio.
Dispositivi di protezione individuale
Indossare adeguati dispo-
sitivi di protezione per le
orecchie durante la pulizia
di parti che generano ru-
mori non assorbiti per evi-
tare danni all'udito.
A seconda della concentrazione e del ri-
schio per la salute rappresentato dal liquido
detergente impiegato, indossare i seguenti
mezzi individuali di protezione:
– abbigliamento di protezione impermea-
bile
– occhiali di protezione o protezione per il
volto
– guanti impermeabili
– calzature impermeabili
Addetti autorizzati
Gli addetti autorizzati sono persone che
hanno compiuto i 18 anni di età e che sono
qualificate alla manovra di questo impianto
(per le eccezioni relative agli apprendisti,
vedere BGV D15 §6).
Comportamento in caso di
emergenza
 Spegnere la pompa ad alta pressione
separata.
 Interrompere l'afflusso di liquido deter-
gente.
Suddivisione in zone
Nella BetrSichV (norme antinfortunistiche)
e nella norma EN 1127-1, gli ambiti a ri-
schio di esplosione sono suddivisi in zone
a seconda della frequenza e della durata
della generazione di atmosfere esplosive
pericolose.
Della definizione delle zone è responsa-
bile l'esercente.
Indicazioni sulla suddivisione in zone sono
riportate nella BetrSichV, nella EN 1127-1,
nella BGR 104 – Direttiva Ex dell'Associa-
zione di categoria Chimica e nella EN
60079-10.
– Zona 0
La zona 0 è un ambito in cui è presente
per periodi prolungati, costantemente o
con frequenza un'atmosfera esplosiva
pericolosa dovuta alla miscela di aria e
gas, vapori o nebbie combustibili.
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– Zona 1
La zona 1 è un ambito in cui, nel corso
della normale attività, possono formarsi
occasionalmente atmosfere esplosive
pericolose dovute alla miscela di aria e
gas, vapori o nebbie combustibili.
– Zona 2
La zona 2 è un ambito in cui, nel corso
della normale attività, di solito non pos-
sono formarsi atmosfere esplosive peri-
colose dovute alla miscela di aria e gas,
vapori o nebbie combustibili, oppure
possono formarsi solo per breve tempo.
– Zona 20
La zona 20 è un ambito in cui è presen-
te per periodi prolungati, costantemen-
te o con frequenza un'atmosfera
esplosiva pericolosa sotto forma di nu-
vola di polveri infiammabili contenute
nell'aria.
– Zona 21
La zona 21 è un ambito in cui, nel corso
della normale attività, possono formarsi
occasionalmente atmosfere esplosive
pericolose sotto forma di nuvola di pol-
veri infiammabili contenute nell'aria.
– Zona 22
La zona 22 è un ambito in cui, nel corso
della normale attività, di solito non pos-
sono formarsi atmosfere esplosive peri-
colose sotto forma di nuvole di polveri
infiammabili contenute nell'aria, oppure
possono formarsi solo per breve tempo.
Condizioni particolari nelle zone Ex
(zone a rischio d'esplosione)
1 L'uso del dispositivo per pulizia interna
nella zona 0 dei serbatoi è consentito
solo se il diametro dei serbatoi non su-
pera i 3 m se l'altezza dei serbatoi è
normale o se i serbatoi sono di dimen-
sioni paragonabili.
2 Il contenuto in massa di solidi non dis-
solti del liquido detergente non deve su-
perare l'1%.
3 Il dispositivo per pulizia interna va colle-
gato a massa elettrostaticamente.
4 L'azionamento della pompa del liquido
detergente è consentito solo quando
questa è piena di liquido.
5 Quando funziona con solvente, la pres-
sione nominale della pompa non deve
superare 5 MPa.
6 Quando funziona con solvente, la por-
tata della pompa non deve superare i
50 l/min.
7 Il numero di giri della testa di pulizia non
deve superare i 40 g/min al funziona-
mento a freddo.
8 La temperatura d'esercizio dei liquidi di
lavaggio detergenti e acqua con deter-
sivi non deve superare i 90 °C (osser-
vare la tabella in Dati Tecnici/Liquidi di
lavaggio).
9 La temperatura d'esercizio dei liquidi di
lavaggio solventi, liscivie e acidi non
deve superare i 60 °C (osservare la ta-
bella in Dati Tecnici/Liquidi di lavaggio).
2
-
IT
10 Il pulitore per interni dopo un determina-
to periodo di funzionamento deve esse-
re sottoposto a controllo per verificare il
suo perfetto stato e funzionamento (tra
cui l'usura dei cuscinetti e l'impianto fre-
nante). All'occorrenza è necessario che
il servizio di assistenza clienti effettui
una riparazione.
11 Il dispositivo per pulizia interna va fatto
funzionare solo con liquidi detergenti e
con sostanze ai cui effetti i materiali co-
struttivi siano sufficientemente resistenti.
12 I liquidi detergenti contenenti particelle
infiammabili di solvente devono rientra-
re nelle categorie di accensione IIA e
IIB. Non è consentito spruzzare solventi
della categoria di accensione IIC.
13 Il dispositivo per pulizia interna non va
lasciato sempre nella zona 0, bensì
solo durante la pulizia del serbatoio. At-
tenersi alle norme di esercizio applica-
bili nel quadro della BetrSichV e alle ul-
teriori disposizioni nazionali. Sincerarsi
che la combinazione tra il serbatoio e il
dispositivo per pulizia interna applicato
all'interno del serbatoio sia a prova di ri-
entri di fiamma.
14 I tubi flessibili devono presentare con-
duttività elettrostatica (resistenza R <
1000000 Ohm).
15 Vanno impiegati solo liquidi detergenti
con una conduttività G > 1000 pS/m.
16 Tutte le parti che entrano a contatto con
la sostanza vanno collegate al sistema
di messa a terra.
17 Il pulitore interno deve essere sempre
privo di depositi di polvere.
18 In linea di massima, l'analisi del rischio
di infiammabilità e la valutazione di tutti
i componenti dell'impianto in termini di
protezione dall'infiammabilità e
dall'esplosione è responsabilità del ge-
store dell'impianto, il quale risponde
dell'assegnazione delle zone di prote-
zione anti-esplosione e della valutazio-
ne del rischio di infiammabilità dell'im-
pianto e dell'azienda (Direttiva ATEX
1999/92/CE). Il gestore deve condurre
l'impianto conformemente alle direttive
vigenti (ad es. TRBS 2152, TRBS 2153
e TRGS 727 o altre direttive simili vi-
genti localmente nel luogo o nel Paese
dell'azienda).
19 La temperatura e la pressione del liqui-
do di lavaggio dal lato dell'impianto de-
vono essere monitorate permanente-
mente, e idealmente in modo ridondan-
te. Se si supera la temperatura o la
pressione massima di alimentazione,
l'impianto deve essere arrestato auto-
maticamente, interrompendo l'afflusso
di liquido di lavaggio. La responsabilità
di tale operazione è del gestore dell'im-
pianto.
20 Se l'atmosfera circostante ne ha la pro-
pensione, i getti ad alta pressione pos-
sono generare una carica elettrostatica
nelle vicinanze. Fare attenzione in caso
di cisterne di materiali residui. La re-
sponsabilità di tale operazione è del ge-
store dell'impianto.

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