Spiegazione Dell'audio Digitale; Compressione; Tagging; Formati - Numark DDS80 Reference Manual

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SPIEGAZIONE DELL'AUDIO DIGITALE

Questa sezione mira a spiegare alcuni dettagli tecnici circa la tecnologia audio digitale. Riteniamo che sia
importante per un DJ capire come queste tecnologie possono essere applicate, soprattutto se devono essere
utilizzate a livello professionale. Con la giusta conoscenza sarete in grado di fare scelte informate e di
garantire che le vostre prestazioni siano di elevata qualità.

COMPRESSIONE

File audio di elevata qualità occupano moltissimo spazio, limitando la quantità di musica che può essere salvata
su media quali un drive flash USB. Per contenere più musica, i file devono essere compressi, ma le tecniche
tradizionali non funzionano bene con l'audio, finendo per risparmiare pochissimo spazio. Per risolvere questo
problema è emersa una nuova generazione di tecnologie che ha travolto l'industria musicale!
I formati audio compressi moderni quali MP3 ed AAC impiegano una tecnica nota come compressione psico-
acustica per ridurre la dimensione di un file audio. Non tutti i dati contenuti in una traccia audio sono significativi
per l'orecchio umano, quindi è possibile scartare determinate parti dell'onda o combinare altre parti senza
modificare in maniera significativa la nostra percezione del suono. Inoltre, alcune parti dell'onda mascherano altre
parti, quindi anche queste possono essere scartate. Quello che rimane può essere rappresentato in un formato
molto efficiente, risultando in un file di molte volte più piccolo di quello originale e che altera appena la nostra
percezione dell'audio. Poiché parte delle informazioni originali sono andate perse, questi formati sono a volte noti
come "lossy". Scegliendo quanto aggressivamente applicare la compressione, possiamo giungere a un
compromesso tra la dimensione del file e la qualità dell'audio.

TAGGING

A parte i dati audio, la maggior parte dei formati contengono anche informazioni sulla traccia, note come tag. Tag
quali titolo della traccia, nome dell'artista, titolo dell'album, BPM (battiti al minuto) e genere sono spesso inclusi. Le
migliori applicazioni audio offrono una funzione che compila automaticamente questi tag quando converte i CD e
alcune possono perfino identificare tracce che sono state registrate da vinile o altre sorgenti. Altrimenti si possono
inserire e modificare i tag manualmente.
Raccomandiamo vivamente di prendere il tempo di fare in modo che la vostra collezione musicale sia ben
etichettata. Anche se questo può comportare un notevole sforzo nel caso di una collezione ampia e male
etichettata, vi ripagherà enormemente al momento di esibirvi. Il DDS fa un uso esteso di tag per organizzare la
vostra collezione musicale e fornisce metodi potenti per trovare tracce rapidamente e in maniera efficace.

FORMATI

Il DDS supporta tre dei più popolari formati audio: due compressi (lossy) e uno non compresso (lossless).
MP3
Questo è il formato che ha avviato la rivoluzione. Inventato nei primi anni '90 per l'industria delle
telecomunicazioni, è esploso nell'industria musicale molti anni più tardi con l'invenzione del lettore MP3
portatile. Ormai è diventato quasi un termine generico per indicare la musica digitale, anche se l'MP3 è
solo uno dei molti formati musicali compressi in uso oggi.
L'MP3 in particolare può attirare critiche circa la qualità del suono. All'inizio, la memorizzazione era
costosa quindi le tracce erano spesso compresse in maniera pesante, degradando la qualità sonora. Ora
grazie ad ampie chiave di memoria flash e ad hard disk più economici, non c'è motivo di esagerare con
la compressione, soprattutto per un uso professionale. È stato dimostrato che con un bitrate di 256K bit
al secondo (bps) la maggior parte degli ascoltatori non è in grado di distinguerlo da un originale non
compresso. Questo offre una dimensione di file di circa il 20% di una registrazione non compressa.
Un'opzione popolare offerta da molti codificatori è il Variable Bit Rate (VBR). Il bitrate cambia lungo tutta
la traccia in modo che parti semplici occupino meno spazio, mentre parti più complesse occupino più
spazio garantendo una maggiore qualità. La maggior parte dei programmi di codifica permettono di
selezionare un "bitrate medio" per il VBR; scegliendo 192K, ad esempio, si otterrà un file circa delle
stesse dimensioni di un file Constant Bit Rate (CBR) da 192K, ma la qualità generale sarà migliore.
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